"Nden' in stalla a far filò" è una manifestazione che da anni ormai un gruppo di amici organizza in un fine settimana di ottobre. L'occasione è quella di offrire alcuni momenti conviviali legati a ricordo delle attività rurali di un tempo. Fra piatti tipici dimenticati, cottura del maiale "sottoterra", degustazioni guidate di vini in abbinamento con piccoli bocconi selzionati, trovano spazio, momenti di festa tipici della tradizione contadina con musica, chitarre, fisarmoniche e balli. La domenica mattina invece, dedicata ai bambini, c'è una rievocazione della vendemmia e della preparazione del mosto con i modi di una volta. Lo scopo è di lasciare con semplicità una traccia delle memorie di un tempo, perché si capisca tutta la tecnologia odierna da cosa è scaturita. E allora colazione energetica con i semplici ingrediendi a disposizione in fattoria, poi in vigna, saltando ui carri e calessi , trirati dal cavallo o dagli asinelli. Vendemmia a mano, grappolo dopo grappolo per poi, una volta acsa, riempire il tino e dedicarsi alla pigiatura "con i piedi" nell'allegria collettiva che una rievocazione di questo tipo genera nei partecipanti. La cultura del vino è anche questo: tutta una serie di abitudini e gesti che ancor oggi scandiscono la vita rurale, anche se con tecniche e ritmi irrimediabilmente diversi.
L'atmosfera del mattino è piena di allegria, mentre si fa colazione tutti insieme. Ci sarà bisogno di energia per affrontrae la giornata
Panna montata col pane per i bambini, caffè per gli altri e come una volta, il vino non può che accompagnare la tavolata.
Rifolcillati e pronti si preparano i carri per trasferirsi tutti nella vigna, negli sguardi dei bambini c'è tutta l'emozione della curiosità.
"perdere il passato, significa perdere il futuro"
(Wang Shu)