IL VINO

Il vino è un prodotto dalle varie sfumature: nel silenzio della quiete invernale, combaciano i due momenti, l’inizio e la fine di un percorso che si snoda lungo tutto l’anno agricolo. In vigna le piante dormono, mentre ricevono l’azione della potatura; primo gesto dell’uomo per favorire i nuovi germogli che, col vigore naturale e l’ordine generato dal lavoro, porteranno al rifiorire primaverile.

In cantina si procede alle filtrazioni che precedono gli imbottigliamenti. E’ il momento clou dell’annata, quando con un sorriso si può condividere la soddisfazione di un anno di lavoro che, se il risultato è stato buono, garantirà la qualità del prodotto da offrire ai clienti per la prossima stagione.

In vigna la nostra azienda mantiene larghe fasce di terreno impiantate col metodo “Belussi” che per anni ha contraddistinto il territorio prima di essere largamente soppiantato da altri sistemi. Convinti che oltre ad un aumento produttivo, per certe varietà faccia ottenere una migliore qualità, continueremo a mantenerlo. Strettamente legato al lavoro manuale questo sistema è un po’ l’immagine produttiva della nostra azienda sempre strettamente legata al territorio e alla tradizione rurale e contadina del Trevigiano. Siamo comunque attenti allo sviluppo, e per i nuovi impianti abbiamo introdotto anche i sistemi Sylvoz e “Cordone speronato”.

Sensibili all’ambiente e convinti che l’attività agricola deve sviluppare il territorio come il patrimonio principale a disposizione, abbiamo da anni optato per la lotta integrata, selezionando il tipo d’interventi e riducendo il numero di trattamenti allo stretto necessario. Ma non ci siamo fermati qui. Condividiamo i principi per cui l’agricoltura biologica è l’unica che può dare un vero futuro sostenibile alle nostre terre, abbiamo intrapreso una ristrutturazione dei metodi di produzione per cominciare l’itinerario di conversione che ci porterà, nei tempi dovuti, ad ottenere la certificazione biologica prima alle uve e successivamente al vino.

In cantina siamo sempre stati convinti che il lavoro dell’enologo deve migliorare ma non snaturare il prodotto che arriva dalla vigna. Da anni ormai effettuiamo una solfitazione minima, stando attenti di annata in annata alle necessità, tipo per tipo, di ogni singolo vino che andiamo a produrre. Affrontiamo così il rischi che derivano per la stabilizzazione del prodotto, convinti però che la qualità sia sempre l’obiettivo principale di ogni attività produttiva. In definitiva, il nostro modo di produrre resta tradizionale, la tecnologia introdotta è servita soprattutto a ridurre le ore di lavoro, senza intervenire sulla natura del vino.

LA PRIMAVERA

La primavera è la stagione dei fiori, anche la vite ha la sua fioritura e passeggiando in vigna si possono scorgere i nuovi butti da cui renderanno forma i grappoli nella stagione estiva. Il lavoro invernale di potatura e legatura ha predisposto il tralci per una feconda e spontanea generazione e la pianta reagisce naturalmente all’allungarsi della luce e al crescere della temperatura.

La primavera è anche un momento delicato dal punto di vista climatico, umidità e temperatura possono favorire lo sviluppo di malattie fungine. E’ un momento in cui apparentemente non c’è lavoro, ma il vignaiolo ogni mattina controlla la situazione climatica e decide se è il momento d’intervenire. Alcuni anziani la sera, si vantano ancora di annusare l’aria e cogliere i segnali dell’oidio in arrivo. Oggi sapienza antica e tecnologia moderna si fondono nella cura delle piante.

Il risveglio primaverile inoltre riguarda non solo le piante ma anche gli insetti. E’ il momento in cui il vignaiolo vigila e cerca di porre rimedio agli attacchi di parassiti che comprometterebbero il raccolto. A Vigna Angri, ormai da anni si pratica la lotta integrata, ed ecco che in vigna compaiono le sentinelle. Con delle semplici trappole a base di feromoni sessuali, viene monitorata la presenza e la proliferazione degli insetti dannosi per poter scegliere i tempi e i modi del trattamento.

La tecnologia, usata correttamente permette di rispettare l’ambiente. Vigna Angri è dotata di macchine agricole all’avanguardia, in maniera di controllare il rischio deriva dei prodotti fitosanitari impiegati durante i trattamenti. Ridurre al minimo l’impatto ambientale, col pensiero rivolto al rispetto per la terra da cui si trae il frutto del proprio lavoro.

INIZIO ESTATE

Nel silenzio dell’alba, nascono le giornate estive in vigna. Si spera sempre in una stagione con la giusta quantità di sole per sviluppare i grappoli e portare lentamente a maturazione chicco dopo chicco l’uva. E’ proprio nell’equilibrio naturale dell’umidità de terreno e dell’aria che le piante riescono a svilupparsi in pieno vigore e le viti aggiungere zuccheri negli acini per raggiungere a fine stagione il giusto grado per la vinificazione.

Sin dalle prime ore del mattino, a seconda dell’esposizione del vigneto e del tipo d’impianto i raggi del sole baciano i grappoli, facendo risvegliare la pianta e partire il giusto metabolismo diurno.

Ormai la fioritura è passata e i grappoli prendono forma a seconda del tipo di vitigno, a volte gonfi, a volte con la classica forma a pigna, più radi o in folti gruppi. Uno scenario magico lungo i filari o sotto le volte maestose dell’impianto Belussi.

La natura procede, assecondata dal contadino, che interviene a correggere gli squilibri, cercando di non eccedere per arrivare alla stagione della piena maturazione che precede la vendemmia, con un buon risultato sia in termini di quantità che di qualità.

LA VENDEMMIA

Quando il sole di settembre ha compiuto gli ultimi tocchi di maturazione, tutto è pronto.

A seconda del tipo di vitigno, ogni vignaiolo di giorno in giorno, guarda il tempo, assaggia l’uva, misura il grado zuccherino e si prende la responsabilità di attendere ancora un giorno o di dare il via alla vendemmia.

Quando poi si comincia, non c’è più tempo di indugiare, in pochi giorni bisogna terminare, arrivano gli aiuti stagionali e il lavoro freme. La prossima settimana sarà già il tempo di un altro vitigno che non può aspettare.

Grappolo dopo grappolo le ceste si riempiono e man mano cresce la soddisfazione.

A Vigna Angri il rito si celebra ancora in massima parte secondo la tradizione, con la vendemmia a mano. Con decisione, ma con delicatezza, lungo i filari o sotto le volte le mani s’infilano fra le foglie e accolgono il grappolo staccato dalle cesoie.

Una stagione di lavoro si è compiuta, il sole, l’acqua e il terreno hanno compiuto il miracolo sotto la guida dell’agricoltore che ha cercato d’interpretare quello che la natura offre per un buon raccolto. Con fatica e soddisfazione ogni sera si torna a casa per affidare alla cantina l’ultima parte del lavoro, delicata quanto la prima per trasformare i frutti della terra nella bevanda magica che chiamiamo vino.

L'anno agricolo della vigna si è concluso. E come si dice: ad ogni fine segue un nuovo inizio. Quel percorso che nella quiete invernale si è fatto strada lungo le quattro stagioni ci ha portato a rinnovare il patto con la nostra terra.

Anche stavolta una nuova annata va in preparazione, in cantina fervono i lavori per l'approntamento della nuova produzione, mentre le scorse annate sono pronte a riempire i bicchieri:

"in vino veritas! e salute a tutti!"

CONVIVIALITA'

Secondo il nostro modo di vedere, il vino non è solo legato al gesto del bere, né a quello spesso indissolubilmente legato del mangiare. La parola “vino” per noi è sempre sinonimo di convivialità. Una bevanda che, se usata correttamente, scalda il cuore, mette allegria e favorisce lo scambio fra le persone.

Davanti ad un bicchiere si condividono emozioni, racconti, idee, a volte nascono progetti importanti. Col vino si festeggia una ricorrenza, si può celebrare un amicizia, un brindisi può essere il sigillo posto su una riappacificazione. Una volta alla nascita di un figlio si metteva via una bottiglia per aprirla un po’ di anni più avanti, in occasione di un risultato raggiunto: laurea, matrimonio, apertura di una nuova attività……

C’è chi conserva sul caminetto una bottiglia vuota, magari con la data e le firme dei convitati, per ricordarsi negli anni di quella cena memorabile…………

Comunque, con un po’ di pane, una semplice fetta di salame o un taglio di formaggio, una bottiglia di vino dà sempre l’occasione per improvvisare un momento in cui una famiglia o un gruppo di amici, dai più giovani ai più anziani, può trascorrere un po’ di tempo in piacevole compagnia, tralasciando per un attimo gli affanni del quotidiano.